CORRIERE ECONOMIA

PARMACOTTO ADESSO IL RILANCIO FINISCE NEL PIATTO DI CITTERIO

Il verdetto si conoscerà sabato 9 maggio. Quando i commissari giudiziali Antonella Lunini e Luca Orefici nominati dal Tribunale di Parma riceveranno da Marco Rosi la proposta di concordato da presentare ai creditori della Parmacotto. Ossia l'azienda finita in crisi finanziaria e ora in attesa di un piano che, in continuità, getti le basi per dare un futuro a uno dei marchi simbolo del made in Italy, fiore all'occhiello della Food valley emiliana, che ha investito molto nella crescita poco prima che scattasse la trappola della crisi dei consumi. (scarica l'allegato per leggere l'intero articolo)

IL MONDO

DEBITO PARMACOTTO A PUNTINO

Servirà ancora un po’ di tempo per trovare un accordo condiviso tra le banche creditrici e il gruppo Parmacotto,
oltre 160 milioni di ricavi, tra i nomi più noti della gastronomia... In realtà, il restyling dei rapporti bancari va inquadrato nell’ambito del nuovo piano Parmacotto 2014-2016 redatto con la consulenza di Luigi Consiglio, presidente Gea e tra i guru del food.

REPUBBLICA.IT - PARMA

PARMACOTTO CHIEDE REVISIONE DEL DEBITO - APERTO TAVOLO CON BANCHE PER 75 MILIONI

La società di Marco Rosi ha chiesto il blocco di azioni esecutive per il pagamento dei prestiti di prossima scadenza. Chiede un allungamento dei tempi di rientro e un ampliamento dei fidi, in vista di un aumento dei ricavi fino a 200 milioni nel piano industriale 2014-2016 (scarica l'allegato per leggere l'intero articolo)

MILANO FINANZA

PARMACOTTO, OBIETTIVO 200 MILIONI

E' questo il dato piu' significativo che emerge dal piano industriale 2014-2016 che prevede anche un margine ebitda all'11,1% e l'ingresso nelle private label. Nel 2013 il fatturato dovrebbe salire dell'8% . (scarica l'allegato per leggere l'intero articolo)

LA GAZZETTA DI PARMA

PARMACOTTO, RICAVI SU DELL' 8% MERITO DELLO SVILUPPO ESTERO

Il piano industriale avviato da Parmacotto comincia a dare i suoi frutti. L'azienda, leader nel settore dei salumi, fondata nel 1978 dal presidente Marco Rosi, prevede alla fine del 2013 un incremento dei volumi e dei ricavi di circa l'8% rispetto allo scorso anno. (scarica l'allegato per leggere l'intero articolo)

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